In questa guida spieghiamo cosa fare quando l’acqua della piscina è torbida.
Non c’è di niente meglio di un tuffo in piscina per refrigerarsi e sfuggire all’afa estiva. Ma se l’acqua appare torbida tanto da non riuscire a vederne il fondo, i benefici della nuotata saranno vanificati. Un’acqua poco cristallina, infatti, oltre a rendere il bagno poco piacevole, può indicare la presenza di microrganismi potenzialmente dannosi, quali batteri e funghi, che aumentano in modo esponenziale il rischio di contrarre infezioni varie.
Vi sono una serie di concause atte a produrre questo effetto. Cerchiamo di capire perché si verifica il problema dell’acqua torbida e come risolverlo.
Perchè l’Acqua di una Piscina Diventa Torbida
L’acqua della piscina, se lasciata a se stessa, diventa stagnante e, nel giro di pochi giorni, perde limpidità e trasparenza, oltre che le proprie caratteristiche di balneabilità a causa del proliferare di microrganismi animali e vegetali. Fare il bagno in un’acqua di questo tipo può portare alla comparsa di spiacevoli problemi di salute che è bene evitare.
Di certo non trascurare i primi segnali di acqua sporca è fondamentale per prevenire il fenomeno della torbidità. Per questo motivo, ti consigliamo di intervenire in modo tempestivo e di non aspettare l’ultimo minuto, eseguendo una manutenzione corretta e costante che ti permetterà di mantenere la piscina pulita e ben funzionante con un minimo sforzo. Se invece rimandi troppo, oltre a non poter fare il bagno, ti ritroverai con una gran mole di lavoro per ripristinare l’idoneità dell’acqua.
Sono diversi i motivi per cui l’acqua della piscina può presentarsi torbida, con un velo bianco o verde. Di seguito vi elenchiamo i principali.
Sottrattori di disinfettante
Bisogna innanzitutto ricordare che, per evitare che la piscina venga inquinata da germi pericolosi, l’acqua deve essere disinfettata regolarmente e, come sappiamo, in genere si utilizzano prodotti a base di cloro.
Tuttavia, l’aria e l’ambiente circostante introducono continuamente nell’acqua della piscina sporcizia, come foglie, fiori, insetti e legnetti. Se questi detriti solidi non vengono rimossi dal filtro o per mezzo di appositi attrezzi, quali il retino o un robot pulitore, parte del cloro aggiunto all’acqua si consuma nel distruggerli, di conseguenza l’efficienza del sanificante nell’eliminare i microrganismi patogeni diminuisce.
L’intorbidimento dell’acqua avviene anche per la cattiva abitudine di qualche bagnante di non lavarsi prima di entrare in piscina. Questo è un aspetto spesso sottovalutato: prima di entrare in vasca la maggior parte di noi si fa solo una breve doccia, mentre dovremmo lavarci accuratamente per eliminare dal corpo tracce di sudore, creme e oli solari, che sporcano l’acqua formando quel righino nero che si deposita sui bordi della piscina. Anche questi residui sottraggono il cloro e in aggiunta creano le clorammine, composti di sporcizia e cloro che provocano l’antipatico odore di questo elemento.
Un altro sottrattore di sanificante è il sole. Infatti, quando il cloro viene aggiunto all’acqua della piscina, avviene una reazione che provoca la formazione di ioni di ipoclorito di sodio. Ebbene, i raggi UV, colpendo questi ioni, ne provocano la rottura e la conseguente evaporazione nell’aria circostante, lasciando poco cloro libero nell’acqua.
Se l’acqua della piscina è verde, di solito la colpa è delle alghe, organismi unicellulari che si possono sviluppare e moltiplicare molto rapidamente. In contesti come le piscine, le alghe possono formarsi per ragioni differenti: residui di creme solari, particelle di polvere e pollini, piogge, raggi solari diretti e pH dell’acqua.
Nel caso in cui l’acqua verde non sia dovuta alla proliferazione di alghe il cui accumulo modifica il colore dell’acqua, potrebbero esserci troppi ioni di ferro.
Quale che sia il motivo, quando l’acqua contenuta all’interno della piscina è ricca di elementi che consumano il cloro, aumentare i livelli del disinfettante non è la soluzione ideale in quanto potrebbe provocare, in soggetti particolarmente sensibili, delle irritazioni alla pelle e agli occhi. Inoltre, più prodotti chimici vengono utilizzati, più sottoprodotti indesiderati si ritrovano nell’acqua.
Sistema di circolazione e filtraggio
Le cause della torbidità dell’acqua vanno ricercate anche in un malfunzionamento del sistema di filtraggio, il cui ruolo consiste nella rimozione meccanica degli eventuali residui presenti nell’acqua. Questo impianto funziona sempre in abbinamento con il sistema di circolazione, che serve a portare fino ai filtri l’acqua da depurare, raccogliendola dalla vasca e convogliandola sino a destinazione. Una buona circolazione è la chiave per mantenere l’acqua balneabile. Il meccanismo si basa sull’aspirazione dell’acqua e la sua reimmissione in vasca una volta ripulita nel filtro, tramite una pompa di circolazione.
Quando l’impianto di filtrazione funziona adeguatamente, l’acqua dovrebbe essere limpida e pulita, priva di depositi solidi. A volte però capita che il sistema di filtraggio non funzioni a dovere per svariate ragioni: bocchette della piscina che gettano poca acqua, skimmer intasato, gruppo filtrante di dimensioni non adeguate, pompa troppo piccola, livello dell’acqua basso, ecc. Quanto questo succede, l’acqua diventa torbida e il regolare utilizzo della piscina risulta compromesso.
Parametri chimici
Se la piscina è dotata di un impianto di filtraggio in buone condizioni, questo garantisce un’ottimale pulizia dell’acqua, tuttavia ciò non basta a impedire la crescita di batteri e alghe che può essere prevenuta solo con un idoneo impiego di prodotti chimici.
Lo stato di salute dell’acqua dipende innanzitutto dal suo pH, la cui misurazione viene normalmente effettuata mediante l’uso di kit di analisi combinati che analizzano anche la quantità di cloro e la durezza dell’acqua. Una volta trovato l’equilibrio del pH, si può passare alla disinfezione: evitare che le acque siano contaminate da germi resta una priorità, visto che i casi di infezioni da piscina sono tutt’ora molti e accertati.
Ma un problema come quello dell’acqua sporca può essere originato anche da una quantità eccessiva di residui metallici, che possono ossidarsi a contatto con il cloro, facendo diventare l’acqua marrone. Un altro problema tutt’altro che raro è la durezza dell’acqua: le incrostazioni, che si formano per la precipitazione dei sali di calcio, possono provocare acque lattiginose e altri inconvenienti quali calcificazione del filtro e riduzione del diametro delle condutture.
Alta carica batterica
Il cloro è tra i metodi di disinfezione più diffusi e convenienti, ma è giusto ricordare che ne esistono anche di altre tipologie, per esempio l’ossigeno, l’ozono e il bromo. A prescindere dal disinfettante scelto, però, è importante sottolineare che una quantità insufficiente di sanificante può causare la proliferazione di batteri pericolosi per la salute, oltre che un eccessivo lavoro del sistema di filtraggio.
Bassa efficienza di filtrazione
Se si vuole che l’acqua della propria piscina sia sempre limpida e cristallina, la filtrazione meccanica è uno di quegli aspetti che non si possono sottovalutare. Se il filtro non è in ottime condizioni, non può trattenere lo sporco e il risultato è l’intorbidimento dell’acqua e l’esaurimento di alcune sostanze di depurazione. Le cause potrebbero essere legate alla pompa che non funziona adeguatamente, a un insufficiente tasso di ricambio, numero di ore necessarie per far passare tutta l’acqua della piscina attraverso il filtro, o al filtro stesso. Tutto ciò si traduce in un deterioramento della qualità dell’acqua in termini igienico sanitari.
Cosa Fare se l’Acqua della Piscina è Torbida
Allo scopo di prevenire fenomeni di torbidità in piscina, è importante effettuare una manutenzione regolare e un corretto trattamento dell’acqua. Se però il problema è già comparso, ecco alcuni consigli per permettere alla situazione di tornare alla normalità.
Pulizia
In presenza di acqua torbida, il primo passo consiste nel pulire accuratamente tutta la vasca utilizzando retini da superficie e da fondo per rimuovere i corpi galleggianti e altre impurità, una spazzola a setole rigide per la pulizia delle pareti e un aspiratore per eliminare gli eventuali depositi.
Disinfezione shock
Quando l’acqua della piscina è molto sporca occorre sottoporla ad una clorazione shock, detta anche superclorazione, operazione che si esegue generalmente quando si riapre la piscina dopo l’inutilizzo invernale. Il trattamento shock prevede un dosaggio di 15-20 g di cloro per metro quadrato e serve a ossidare i contaminanti dell’acqua. Una volta effettuata la procedura, aspetta le tempistiche di un intero ciclo di filtraggio prima di ricominciare a fare il bagno.
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Filtraggio
Per quanto riguarda il filtraggio, pianifica di far funzionare l’impianto il tempo necessario per filtrare tutta l’acqua contenuta nella vasca almeno una volta al giorno. Di solito si consigliano 8 ore. Prima di far ripartire il sistema, pulisci i filtri e sostituiscili in caso di usura per evitare che invece di svolgere la loro funzione sporchino ulteriormente l’acqua.
Monitoraggio dei parametri fisico chimici
Assicurati che l’acqua sia pulita analizzando la sua composizione e, se necessario, effettua dei trattamenti per bilanciarne la chimica. Un parametro da tenere costantemente monitorato è il pH, che non deve superare certi valori, quelli normali sono indicati tra 7,2 e 7,6. Se il pH è superiore, l’acqua tende a diventare torbida, favorendo lo sviluppo della flora batterica e delle incrostazioni di calcare. Per questo motivo esistono dei prodotti che correggono il pH, abbassandone o alzandone il livello a seconda delle necessità.
Trattamento con flocculante
Se noti che l’acqua sta diventando torbida, puoi provare a utilizzare il flocculante, un prodotto che previene la comparsa delle alghe ma che non va usato quando il problema è ormai evidente. La flocculazione si effettua per eliminare dalla piscina microscopiche particelle in sospensione che possono provocare intorbidamenti dell’acqua. Il prodotto andrà a creare un precipitato bianco grigio che cadrà sul fondo della piscina e, con l’aiuto di un aspiratore, potrà essere rimosso facilmente.
Se anche dopo essere intervenuto più volte con queste procedure, il problema dovesse persistere, non ti rimane che svuotare completamente la piscina e riempirla di nuovo.
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Come Prevenire l’Acqua Torbida
Quelle che vi abbiamo appena elencato sono le tecniche di contrasto ad una situazione di torbidità che si è già presentata. Va da sé che, laddove il problema non sussiste, l’obiettivo è la prevenzione, che consiste nel mettere in atto tutte quelle procedure necessarie a impedire che l’acqua diventi torbida, esponendo i bagnanti a pericolosi contaminanti.
Gli interventi imprescindibili sono il monitoraggio dei valori dell’acqua mediante test periodici, la manutenzione regolare del filtro e l’aggiunta dei giusti dosaggi di prodotti chimici da integrare con la pulizia accurata e costante della piscina. Inoltre, poiché la torbidità dell’acqua è da imputare anche a tracce di sudore, creme e olio presenti sul nostro corpo, fare la doccia prima di entrare in acqua è da considerarsi un’importante misura igienica di prevenzione.