In questa guida spieghiamo come togliere il calcare dalla piscina.
Che ci sia del calcare disciolto in acqua è assolutamente normale. Per notarlo ti basta lasciare dell’acqua in una bacinella per qualche giorno e il calcare apparirà chiaramente sulle sue superfici. Ovviamente ci sono acque che ne posseggono in discreta quantità ed altre che sono più povere, ma il calcare nell’acqua c’è comunque e se non lo contrasti può fare molto danno, soprattutto nella piscina.
Per evitare che il calcare si depositi e crei incrostazioni esistono molti sistemi, ed altre soluzioni sono state create per eliminarlo qualora si dovesse essere già depositato. Vediamo come prevenire e come togliere il calcare dalla piscina.
Come Eliminare il Calcare
Le incrostazioni che noti nella vasca della piscina derivano dalla precipitazione del calcare contenuto nell’acqua, a causa anche di valori del pH eccessivamente elevati. Per intervenire in maniera efficace, cosa che è indispensabile se il sedime si è radicato, la soluzione migliore è sempre quella di svuotare la vasca.
Dopo bisogna intervenire sul calcare ancora umido, utilizzando un anticalcare particolarmente efficace. Generalmente si tratta di interventi che vengono affidati a ditte di pulizia specializzate nel settore, ma nessuno ti impedisce di organizzarti e di occupartene personalmente.
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Appena svuotata la vasca, devi applicare il prodotto su tutte le superfici interne della piscina, sia il fondo che le pareti, approfittando del fatto che il calcare è ancora umido.
Per distribuire l’anticalcare, e per quello che riguarda gli strumenti da usare, devi fare riferimento alle istruzioni riportate sulla sua confezione. Quindi devi indossare guanti, grembiule e occhiali di protezione, facendo attenzione ad eseguire puntigliosamente le norme precauzionali.
Dopo avere passato il prodotto devi attendere che faccia effetto e che reagisca con il calcare. Il tempo di reazione dipende dallo spessore delle incrostazioni, anche se generalmente per riuscire ad ammorbidirle e scioglierle bastano non più di dieci minuti. In ogni caso puoi renderti conto del risultato quando la reazione fa effetto e decidere di passare alla fase successiva solo quando tutto il sedimento è sciolto.
A questo punto lo devi rimuovere utilizzando l’acqua pulita, usando preferibilmente un getto a pressione. L’acqua carica del calcare disciolto si raccoglierà naturalmente al fondo della vasca, ma tu devi evitare che possa essere risucchiata dalla presa di fondo. Quindi, prima di aprire il getto d’acqua, e di fare in modo che l’acqua sporca si diriga verso il chiusino, devi collocare una pompa sommersa all’imbocco del canale di scarico.
Per questo tipo operazione è meglio usare un modello per acque grigie, con la girante collocata al fondo del bicchiere. Quando l’acqua di risciacquo piena di calcare si avvicinerà allo scarico, allora devi accendere la pompa e farle scaricare l’acqua nel sistema fognante. Evita quindi di gettarla nel prato o tra le piante del giardino.
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Il prodotto anticalcare va dosato e diluito in funzione della grandezza e delle condizioni della vasca. Infatti, in dipendenza della durezza delle incrostazioni e della presenza di elementi di natura organica nel sedime, tempi e dosi potrebbero cambiare. I tempi soprattutto sono fondamentali perché se il prodotto non agisce in profondità diventa impossibile eliminare il calcare in modo radicale. Del resto, nonostante l’operazione possa sembrarti elaborata e impegnativa, solo la corretta disincrostazione della vasca e il mantenimento costante della sua pulizia ti garantiscono la possibilità di tuffarti in tutta sicurezza.
Come Evitare la Formazione di Depositi di Calcare
Le operazioni indicate in precedenza ti permettono di ottenere il massimo rendimento da parte dell’impianto di filtrazione e trattamento delle acque. Cioè il sistema che ti garantisce che il pH non vada fuori dai limiti e che il calcare non si stratifichi ulteriormente a causa dei depositi organici.
Ma, per affrontare anche il problema dei depositi organici, bisogna capire da dove provengono e come si debellano. I depositi organici sono il risultato dello smog che circonda la piscina e quello che possono conferire i bagnanti, sia in acqua che sul bagnasciuga. Desquamazione della pelle, peli e capelli, grasso cutaneo insieme ai residui delle protezioni solari e delle creme idratanti, sono tutti elementi che si aggregano al calcare formando una massa consistente quanto difficile da rimuovere. Per limitare i danni e cercare di contenere il fenomeno la soluzione più efficace è quella di utilizzare un detergente alcalino. Si tratta di un solvente da applicare, nelle dosi consigliate, sia sul bagnasciuga che sulle pareti della piscina, soprattutto all’altezza della linea di galleggiamento. Se usato nelle dosi corrette non inquina l’acqua e non è deleterio per la salute dei bagnanti. Perché sia efficace devi applicare il detergente alcalino sulle parti interessate e aspettare una decina di minuti per fare in modo che faccia effetto. Alla fine puoi rimuoverlo insieme ai residui sciacquando le zone con acqua pulita. Nel caso poi di incrostazione calcarea mista ad elementi organici, devi effettuare ambedue i trattamenti, facendo sempre molta attenzione a tempi di applicazione e diluizione delle dosi.
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La tendenza al deposito del calcare aumenta quando si è in presenza di acque dure o particolarmente cariche di minerale ferroso. In questo caso devi impedire che i sali di calcio precipitino, insieme al magnesio e all’idrato di ferro, causando depositi calcarei. Per ottenere un risultato valido devi usare un sequestrante, da versare quando riempi di nuovo la piscina, dopo avere effettuato i trattamenti di rimozione del calcare e dei depositi di materiale organico. Le dosi del sequestrante dipendono dalla durezza dell’acqua che immetti in vasca. Per conoscere i valori corretti della durezza dell’acqua, prima di riversarla in vasca, devi fare effettuare un’analisi di un campione presso un centro di analisi chimiche. Non dimenticare che queste analisi ti rivelano soltanto la presenza degli elementi chimici e la loro percentuale complessiva. Se vuoi la certezza che l’acqua non sia infetta, devi far fare un’analisi batteriologica.
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Prodotti per Togliere il Calcare
A questo punto non rimane che fare una breve analisi dei prodotti più efficaci per togliere il calcare dalla piscina. Spesso si tratta di solventi naturali, che è possibile trovare in qualsiasi cucina di casa. Uno di questi è il bicarbonato di sodio, che ha una capacità naturale di sciogliere i sedimenti di calcare. Ti basta impastarlo con acqua inumidendolo appena e poi strofinarlo sul calcare, dopo averlo fatto agire per un quarto d’ora.
Anche le applicazioni con l’aceto risultano un buon sistema per eliminare il calcare. Per farlo agire però ti conviene usare una pezzuola intrisa e lasciarla stare sui depositi per un po’ di tempo. Se cerchi, invece, un prodotto che sciolga il calcare in maniera più aggressiva puoi usare l’acido muriatico.
Lo trovi nei negozi di hobbistica, nelle rivendite di materiale per l’edilizia e nei ferramenta e colori. A seconda della persistenza del calcare lo puoi usare anche puro, ma è sempre preferibile diluirlo in acqua. Per applicarlo il sistema più efficace è quello di usare un irroratore a mano e spruzzare la parte da disincrostare. Anche in questo caso devi lasciare agire per una decina di minuti e poi togliere il tutto con acqua pulita e una pezza. Quando usi l’acido muriatico non dimenticare di indossare un paio di guanti da cucina, di gomma resistente, per riparare la pelle delle mani dagli spruzzi. Alla fine, se tutto ciò non dovesse risultare efficace, non ti rimane che usare un anticalcare per piscina.
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