In questa guida spieghiamo come eliminare le alghe da una piscina.
Quando si cominciano a notare delle macchie sulle scale e sui gradini della piscina, mentre l’acqua tende a intorbidirsi, allora quella che si profila è un’invasione di alghe. Una vera calamità soprattutto se non si interviene in tempo. In questi casi non resta che fare una pulizia radicale di tutta la piscina e poi cercare di evitare che tornino ad affacciarsi.
Cause e Conseguenze delle Alghe
Le alghe possono insediarsi in piscina approfittando di diversi vettori. Possono arrivare, per esempio, a causa di un costume non disinfettato. Le spore infatti si attaccano al tessuto e si trasferiscono in acqua senza che tu te ne accorga. Oppure possono essere sullo scafo sporco di un canotto o di un materassino.
Le capacità che posseggono queste microspore di diffondersi e di creare delle colonie è davvero incredibile e se non vengono arginate in tempo la lotta diventa impari. Quindi devi attivarti il più velocemente possibile e, se sei ancora in tempo, devi cominciare col ribilanciare la chimica dell’acqua.
Infatti una chimica sbilanciata crea un ambiente estremamente favorevole alla loro diffusione, rendendo poi molto faticoso lo sradicamento integrale.
Le alghe d’acqua dolce, come quelle che si sviluppano nella tua piscina, non sono nocive o tossiche. Queste alghe infatti, a differenza di alcune di quelle marine, sono assolutamente innocue per l’essere umano. Ma questo non significa che siano invitanti. Infatti esse intorbidano pesantemente l’acqua della vasca e rendono viscide e scivolose sia le pareti che il rivestimento dei gradini. Poi hanno la spiacevole caratteristica di nutrire colonie di batteri. Quindi la presenza delle alghe in vasca oltre che sgradevole è anche pericolosa per la salute.
Come Capire se si Stanno Formando Alghe
Il primo segno evidente del loro arrivo in piscina è il cambio di colore dell’acqua. Nella maggioranza dei casi la trasparenza si riduce e il colore dell’acqua comincia a virare al verde. Ma la colorazione che tende a manifestarsi potrebbe anche essere sul giallo marcio oppure sul blu opaco. Un’altra cosa da tenere sotto controllo sono gli angoli meno visibili. Questo perché le alghe tendono a proliferare più volentieri nelle piccole fessurazioni delle piastrelle, a radicarsi negli angoli dei gradini o a infiltrarsi negli spigoli delle pareti. Se avvisti qualche macchia nei posti più nascosti allora vuol dire che le alghe si stanno espandendo. Quindi è meglio controllare sempre questi nascondigli, dando un’occhiata anche ai bordi delle bocche di uscita dell’acqua e intorno agli skimmer.
Tipologie Alghe
Individuare con precisione il tipo di alga che ha infestato la tua piscina è fondamentale per capire come debellarla. Vediamo le tre categorie più comuni.
Alghe verdi
Le alghe verdi sono le meno perniciose e quindi le più semplici da rimuovere. Hanno origine dalle clorofite il cui caratteristico color verde è dato dalla clorofilla. Sono alghe che galleggiano in superficie e che fanno diventare l’acqua sporca e verdastra. Si attaccano anche al fondo e alle pareti e spesso vengono introdotte in vasca a causa dei costumi di chi si immerge. Ma potrebbero essere state portate anche da persone che, prima di entrare in piscina, si sono bagnate in fonti d’acqua naturale ricche di alghe. Ovviamente se il sistema di filtraggio non funziona a dovere e la sanificazione non è adeguata le alghe hanno campo libero.
Alghe gialle
Le alghe gialle sono resistenti alla normale clorazione delle vasche e si insediano negli angoli meno soleggiati. Sembrano agglomerati di sabbia fine, hanno una consistenza simile a quella della polvere e non sono viscose. Per fortuna questo tipo di alga è abbastanza raro.
Alghe nere
Questi microrganismi non sono delle vere e proprie alghe. Infatti si tratta di cianobatteri capaci di autoalimentarsi in quanto producono essi stessi il cibo di cui hanno bisogno. Questa caratteristica permette loro di sopravvivere indipendentemente dal contesto nel quale prolificano. In più le loro radici si infiltrano anche nel cemento, cosa che le rende più difficili da eliminare.
Come Eliminare le Alghe
Il primo tentativo per eliminare le alghe dalla piscina è avviare un ciclo di clorazione massiccio sperando che sia sufficiente a bloccarle. Poi però dovrai togliere i resti con una serie di azioni altrettanto radicali, cominciando con l’aspirare via le alghe con un’attività mirata e manuale.
Aspirazione manuale
Il classico robot da solo non è in grado di tirar via le alghe dalla vasca. Quindi dovrai attivarti usando un aspiratore manuale, da indirizzare nei vari punti dove le presenze sono più massicce.
Risulta essere bona norma non rimettere in piscina l’acqua aspirata anche se viene clorata e filtrata. Meglio scaricarla a perdere in fognatura ed evitare il ritorno delle alghe in vasca. Puoi usare anche la filtrazione automatica, mettendola però in modalità scarico in modo da non riciclarla. Poi ti toccherà usare la spazzola.
Spazzolatura delle superfici attaccate
Appena avrai aspirato l’acqua inquinata dovrai spazzolare per bene le pareti, almeno dove le alghe hanno proliferato maggiormente. Quest’operazione permetterà al cloro di penetrare al fondo e bruciare più facilmente le radici, mentre i sedimenti staccati verranno aspirati via dall’attività di filtraggio. Ovviamente è meglio cominciare dalle zone maggiormente infestate, insistendo particolarmente negli angoli e sugli spigoli.
Test dell’acqua
A questo punto dovrai testare l’acqua misurando PH e alcalinità. Per farlo puoi usare le strisce oppure un sistema digitale facilmente reperibile in commercio. Dopo di che dovrai bilanciare la chimica dell’acqua in modo da fare in modo che il sanificante possa essere davvero efficace. Infatti un PH elevato e un’alcalinità ridotta riducono il potere sanificante del cloro, rendendo vana la clorazione shock.
Ultimo aggiornamento 2024-12-08 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
La clorazione shock
Per effettuare una clorazione shock dovrai usare molto più cloro di quello che andrebbe diluito normalmente. In base alle quantità massime, consigliate in etichetta, ti toccherà moltiplicare le dosi in dipendenza dell’alga da combattere. Se si tratta delle alghe verdi dovrai raddoppiare le dosi. Per le alghe gialle o verde scuro ti toccherà triplicarle. Per le terribili alghe nere dovrai quadruplicare la dose massima.
Filtraggio prolungato e nuovo test
Alla fine della clorazione shock devi avviare il processo di filtraggio. Ti toccherà lasciarlo agire per almeno otto ore e comunque fino a quando l’acqua non torna limpida. In questa fase puoi anche impiegare un prodotto chiarificante per accelerare la riuscita. Quando finisce la clorazione shock devi testare di nuovo l’acqua della vasca per assicurarti che la chimica sia bilanciata perfettamente.
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La pulizia dei filtri
Ultima operazione da fare è quella di pulire e disinfettare accuratamente i filtri, anche se in caso di infestazione, sarebbe meglio montare dei filtri nuovi e immacolati. Risulta essere molto utile anche l’uso dei flocculanti, per raggruppare le particelle galleggianti e rimuoverle velocemente con la rete.
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Come Prevenire la Formazione di Alghe in Piscina
Quando finalmente la piscina torna limpida devi fare ogni sforzo per prevenire il ritorno delle alghe. Ti basterà effettuare una regolare prevenzione rispettando alcuni punti
-Controlla che la chimica sia sempre bilanciata
-Lascia che la pompa di filtraggio lavori ogni giorno tra le otto e le dodici ore.
-Effettua ciclicamente un trattamento di clorazione shock
-Pulisci e disinfetta sempre con attenzione qualsiasi cosa tu debba fare entrare in vasca, compresi materassini e palloni
-Disinfetta quotidianamente costumi, ciabatte e teli per il mare
-Fai regolarmente manutenzione al rivestimento interno della vasca.
Si tratta di regole molto semplici da seguire.