La piscina fuori terra è una comoda alternativa alla classica struttura interrata perché non necessita di opere murarie e va semplicemente posata sull’area prescelta, quasi sempre all’esterno di un’abitazione.
Anche se la sua installazione è molto pratica, è indispensabile che la piscina fuori terra sia posizionata correttamente, per garantire la sua stabilità e, di conseguenza, la sicurezza di chi la utilizza: a questo proposito, assume particolare importanza il materiale dell’elemento che viene frapposto tra il suolo e la piscina.
Scegliere la Zona di Installazione
La piscina fuori terra autoportante va appoggiata direttamente sul terreno e non richiede lavori edili di realizzazione, ma è necessario che venga posata su una superficie perfettamente piana.
Che si tratti di un prato, naturale o sintetico, di una base in cemento o di un letto di sabbia, prima di installare la piscina fuori terra bisogna verificare l’idoneità dell’area sulla quale poggerà, tenendo conto che le dimensioni di questo genere di struttura sono importanti e, in seguito, potrebbe essere difficile o impossibile modificarne la posizione.
Nella fattispecie, se si tratta di una piscina gonfiabile, sarebbe un rischio posizionarla su una base di sassolini o, peggio, su un prato pieno di rovi spinosi; allo stesso modo, anche una piscina autoportante con struttura in acciaio deve trovarsi su un terreno piano e senza alcuna pendenza.
Il peso notevole della struttura e l’acqua contenuta, infatti, potrebbero causare cedimenti del terreno sottostante che, col passare del tempo, pregiudicherebbero la stabilità e l’integrità della piscina.
Anche disponendo di una solida base piana in cemento o di un elegante prato d’erba, è necessario posizionare sotto la piscina una protezione che prevenga qualsiasi problema futuro, le soluzioni disponibili sono diverse e tutte valide ma, in qualche caso, può essere opportuno preferire una soluzione piuttosto che un’altra.
Cosa Mettere Sotto la Piscina
Sul prato naturale e sul cemento è sempre indicato frapporre, tra il suolo e la piscina, un secondo elemento che svolga una funzione protettiva della struttura e, allo stesso tempo, ne assicuri un posizionamento stabile e un utilizzo senza inconvenienti.
Le alternative tra cui scegliere sono
-il substrato di sabbia
-il pavimento in erba sintetica
-il telo in PVC
-il tappetino modulare in gomma
-il fondo piscina in schiuma solida.
Tutte queste opzioni sono ugualmente funzionali e versatili, potendo essere facilmente adattate sia alle piscine fuori terra gonfiabili che a quelle dotate di struttura rigida in legno o in acciaio.
Di seguito, tutti i dettagli relativi alle caratteristiche di ciascuna delle diverse soluzioni proposte.
Il substrato di sabbia
Rappresenta il sistema più facile ed economico per realizzare un fondo stabile e poroso, idoneo sia per le piscine poggiate sul cemento che su quelle posizionate sul prato d’erba.
La sabbia, infatti, stabilizza il terreno, minimizzando le eventuali imperfezioni del suolo: ideale quella a grana grossa, che tende a compattarsi più facilmente e può anche essere addizionata con del cemento, creando una miscela che incrementa la durezza e, di conseguenza, la resistenza del basamento.
Sul terreno che lo consente, prima di versare lo strato di sabbia, è meglio effettuare uno scavo di circa 10 cm, eliminare sassi, radici e detriti e, solo dopo, riempire di sabbia la zona dove verrà posizionata la piscina.
Nonostante rappresenti una risorsa conveniente e funzionale alla creazione di un fondo idoneo alla piscina fuori terra, la sabbia presenta alcuni inconvenienti: il primo riguarda il trasferimento della necessaria quantità di sabbia nel luogo di destinazione, che deve per forza essere accessibile a un mezzo di trasporto, anche se piccolo.
Nel tempo, poi, lo strato di sabbia tende a essere assorbito dal terreno, quindi periodicamente ci sarà bisogno di integrarlo; inoltre, la sabbia può fuoriuscire da sotto la piscina e attirare i gatti nei paraggi, che troverebbero utile usarla come lettiera all’aperto.
Per risolvere o ridimensionare queste criticità, si può scegliere di posizionare sullo strato di sabbia un tappeto in feltro geo-tessile: oltre a servire da copertura per la base, questo strato filtrante in ‘tessuto non tessuto’ impedisce la crescita delle erbacce ed evita l’insediamento di insetti e parassiti.
Il pavimento per piscina fuori terra in erba sintetica
Quando si dispone di un’area coperta da terra livellata o da cemento, per la protezione della piscina fuori terra si può scegliere un tappeto realizzato con erba sintetica.
Facile da installare, basta posizionarlo in misura adeguata alla grandezza della piscina, visivamente molto elegante e ordinato, questo tipo di prato simula perfettamente il manto erboso naturale, offrendo la confortevole sensazione di camminare a piedi nudi sull’erba.
Inoltre, si tratta di una soluzione destinata a durare nel tempo, perché il materiale di cui si compone questo sottofondo non teme l’acqua né la luce solare e non si rovina con il calpestio.
Va rilevato che il prato in erba sintetica rappresenta una soluzione meno economica rispetto alle altre, specie se si sceglie un prodotto di qualità, il che è certamente conveniente nel lungo periodo, ma i vantaggi estetici e funzionali che offre compensano il suo costo.
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Il telo sotto piscina in PVC
Leggero e impermeabile, il telo per piscina fuori terra è normalmente costituito da un materiale sintetico come il PVC, che lo rende un prodotto molto valido, pur essendo piuttosto economico.
Facile da reperire e da collocare, è adatto sia ai basamenti in cemento che in erba naturale: basta acquistare un prodotto di dimensioni adeguate alla grandezza e alla forma della piscina, oppure ritagliarlo e rifinirlo opportunamente, per ottenere subito una copertura del suolo e una protezione del fondo piscina dall’usura e dall’attacco degli insetti.
Un ulteriore vantaggio offerto dal telo in polimero termoplastico è quello di mantenere costante la temperatura dell’acqua contenuta nella piscina; inoltre, ha una manutenzione semplicissima, può essere facilmente rimosso e, se necessita di pulizia, può essere lavato anche con acqua addizionata con detergente.
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I tappetini modulari sotto piscina in gomma
Una valida alternativa al telo in PVC sono i tappetini componibili per piscina fuori terra: ugualmente economici, ma più spessi rispetto ai teli, assicurano una base d’appoggio stabile e non scivolosa per le strutture di qualsiasi dimensione.
Ideali da posizionare sui basamenti in cemento, sono disponibili in diversi colori e fantasie, quindi aggiungono un tocco di vivacità all’angolo piscina; si possono anche comporre a incastro, fino a raggiungere la dimensione adatta a coprire tutta la zona sotto la struttura.
Inoltre, sono leggerissimi, facilmente trasportabili e, a fine stagione, quando si procede al rimessaggio della piscina, possono essere smontati e conservati in pochissimo spazio.
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Il fondo piscina in schiuma solida
Realizzato in schiuma di poliuretano o di polistirene, questo genere di tappeto sotto-piscina è isolante, morbido, pratico e anche molto versatile: si può tagliare per ottenere la misura ideale alla struttura a cui è destinato e anche sceglierne la consistenza, dato che in commercio è possibile trovarlo in diversi spessori.
Posizionandolo direttamente sul suolo, costituisce una base soffice ma robusta, disponibile anche in vari colori che possono essere combinati tra loro per creare un elemento che, oltre a proteggere, decora la piscina.
Conclusioni
La piscina fuori terra rappresenta un’installazione divertente e gradevole da frequentare, ma perché sia anche sicura ha bisogno di poggiare su una base solida: il cemento rimane il materiale ideale su cui posizionare una struttura del genere, anche se molto spesso vengono utilizzate zone coperte da erba o terra.
In qualsiasi caso, è sempre meglio coprire l’area sulla quale collocare la piscina con un elemento protettivo che, inoltre, garantisca la stabilità della struttura.
Perché si realizzi l’obiettivo di rendere sicuro l’uso della piscina fuori terra, inoltre, è necessario che la zona scelta per il suo posizionamento sia priva di elementi che possono danneggiarla: prima di stendere qualsiasi supporto di base, dunque, bisognerà accertarsi che lo spazio sottostante sia libero da elementi taglienti, oppure in grado di creare dislivelli (come le radici delle piante).
Questo accorgimento si rende addirittura indispensabile quando si tratta di piscine gonfiabili in gomma, dato il materiale tendenzialmente fragile con cui sono realizzate: in questo caso, dunque, prima di posizionare una piscina del genere in cortile o in giardino, bisognerà procurarsi un fondo apposito che ne protegga l’integrità.