In questa guida spieghiamo come scegliere il migliore antialghe per piscina.
Le alghe in piscina sono un elemento pericoloso per la salute. Quando si presentano devi intervenire con un trattamento antialghe specifico per la piscina ed eliminarle. Purtroppo i normali trattamenti spesso riescono solo a limitarle. Questo perché l’erogazione dei prodotti chimici in acqua non può superare il limite di tolleranza fisica e può succedere che non bastino.
Quindi, ogni tanto, quando l’acqua comincia a diventare verde e manca la presa dei piedi sulle piastrelle del fondo, bisogna sospendere l’uso della piscina ed effettuare un trattamento radicale con un prodotto antialghe. Vediamo però, per iniziare, di capire bene cosa sono le alghe, per essere certi che sia il caso di intervenire.
Cosa Sono le Alghe e Come si Manifestano in Piscina
Le alghe sono degli organismi appartenenti al regno vegetale che si alimentano di sostanze inorganiche. Raramente nella fase di sviluppo le trovi libere in acqua, perché tendono ad aggrapparsi al fondo o alle pareti della piscina.
La loro presenza si riconosce anche dalla limpidezza dell’acqua che comincia a diminuire e a diventare verdognola.
Tra l’altro le alghe hanno una grande capacità di fotosintesi e tendono a svilupparsi più facilmente in presenza dei raggi solari, che riverberano sull’acqua della piscina. Un’altra condizione che ne facilita lo sviluppo è la temperatura elevata. Per questa ragione le vasche piene d’acqua, come la piscina, sono facilmente soggette ad essere invase.
Visto che la loro proliferazione è direttamente legata all’apparato radicale, per eliminarle non è sufficiente asportarle perché basta un frammento per farle riprodurre velocemente. L’unica maniera per farle sparire, almeno fino a quando un altro frammento non finisce in acqua, è quella di utilizzare un antialghe.
Quando Bisogna Utilizzare un Antialghe
Di norma l’uso degli antialghe non è legato alla presenza evidente delle alghe in piscina. Il loro sviluppo purtroppo è prevedibile e continuo, per cui è meglio contenerle con dei trattamenti regolari.
Per farlo puoi mettere gli antialghe nella parte dello skimmer dedicata al filtraggio, oppure li puoi sospendere in vasca negli appositi contenitori.
La frequenza d’uso degli antialghe dipende parecchio dalla temperatura dell’acqua in vasca. Infatti più l’acqua è calda più è facile che si sviluppino delle alghe. Questo significa che, soprattutto d’estate, dovrai ricorrere ad interventi molto ravvicinati per garantirti una piscina sempre pulita.
Se invece hai lasciato che si formassero le alghe, allora la prima cosa da fare è quella di normalizzare i valori del PH dell’acqua. Infatti le alghe proliferano più volentieri in un ambiente basico, quindi dovrai sempre controllare il PH e tenerlo il più possibile vicino al valore 7 e preferibilmente tra 7,2 e 7,4.
Per questa ragione devi prima regolare il PH e solo dopo attivare l’antialghe. Alla fine del trattamento sicuramente troverai dei residui in vasca, sia al fondo che in superficie.
Per rimuoverli dovrai usare almeno un retino, anche se la soluzione più efficace è quella di mettere in azione un aspiratore per piscina.
Come Utilizzare un Antialghe
Per quello che riguarda le dosi da immettere in acqua esse, dopo che è stato ripristinato il PH corretto, generalmente dipendono da due elementi.
Il primo è dato dalla dimensione della piscina, il secondo dalla temperatura dell’acqua.
Negli antialghe di marca le indicazioni sono in chiaro sulla confezione e vanno seguite alla lettera. Nelle confezioni che dovessero esserne prive è sempre buona norma contattare il venditore e farsi spedire il foglio con le istruzioni.
Per quello che riguarda i tempi, invece, data la nocività del prodotto durante la fase di attività, è sempre preferibile farlo quando in vasca non ci sono i bagnanti, quindi la sera, oppure nelle giornate in cui sai che non verrà usata. Ovviamente la prevenzione, per evitare che le alghe si sviluppino in continuazione, è importante. Quindi, se non vuoi che la lotta alle alghe diventi un’attività intensa e fastidiosa, devi cercare tutte le soluzioni possibili per arginarne la crescita, senza dovere necessariamente bombardare l’acqua di antialghe con troppa frequenza. Vediamo i sistemi più usati.
Come Evitare la Formazione delle Alghe in Piscina
Una delle ragioni per cui le alghe proliferano con tanta rapidità è la mancanza, o l’insufficienza, di cloro disciolto in acqua. I sistemi di clorazione, infatti, sono regolati in modo tale che in vasca ci sia sempre una quantità di cloro sufficiente a mantenere l’acqua priva di alghe, funghi e batteri. Però a volte ci si dimentica di controllare il sistema che regola le percentuali, oppure, ingannati dalla limpidezza della vasca, si pensa di poterla diminuire o, addirittura, sospendere. Risulta essere un errore perché le alghe, quando iniziano a svilupparsi, sono microscopiche e praticamente invisibili. Quindi, ridurre la quantità del cloro, comporta poi il doverlo aumentare di colpo ed è una cosa che non fa affatto bene alla pelle.
Poi, una cosa che succede in tutte le attrezzature, si potrebbe guastare il clorinatore. In questo caso il controllo e la manutenzione ordinaria sono delle attività da considerare indispensabili. Questo perché questo attrezzo gestisce l’erogazione di un prodotto chimico che, in dosi eccessive, può essere nocivo. Prova ad immaginare cosa può succedere se il cloratore, guastandosi, invece di ridurre le quantità di cloro le aumentasse.
Ma ci sono altri fattori che incentivano lo sviluppo delle alghe.
Anche le alte temperature, infatti, agevolano lo sviluppo delle alghe. In estate questo è un fenomeno normale, soprattutto se la piscina è esposta al sole. In questo caso, visto che le alghe apprezzano il caldo, il sole e la luce, la maniera migliore per ridurne la crescita è quella di montare un telo o una copertura per la piscina, preferibilmente di colore chiaro, e chiuderla quando non viene usata. In questo modo i raggi del sole vengono riflessi, non illuminano le alghe e l’acqua si scalda meno.
Se riempi la piscina con l’acqua dell’acquedotto è abbastanza difficile che ci siano dei nitrati in vasca. Ma se hai preso l’acqua da un pozzo, o per qualsiasi altra ragione hai riempito la piscina con delle autobotti, può anche capitare che l’acqua contenga una percentuale significativa di nitrati. In questo caso devi accertarti della loro presenza con un test adeguato e sanificare la piscina. E, infine, tenere sempre puliti i componenti del sistema di filtraggio.
Il sistema di filtraggio è il più grande ricettacolo di spore, alghe e batteri. Infatti è qui che, al passaggio dell’acqua, si depositano tutti i corpi estranei presenti in piscina. Quelli più grossolani li vedi ad occhio nudo e li rimuovi senza problemi. Ma se non pulisci per bene e disinfetti i filtri, dopo averli sciacquati e puliti dai detriti, allora le spore e le particelle microscopiche rimarranno incastrate e infetteranno di nuovo l’acqua, facendo riaffacciare le alghe in pochi giorni.
Antialghe per Piscina più Venduti
In questa tabella mostriamo gli antialghe per piscina più venduti online. Cliccando sui vari prodotti viene aperta una pagina in cui è possibile trovare una descrizione dettagliata delle caratteristiche, il prezzo e i commenti degli acquirenti.
Ultimo aggiornamento 2023-06-08 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API