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In questa guida spieghiamo come scegliere il migliore filtro a sabbia per piscina.
Per mantenere pulita l’acqua della piscina servono principalmente due operazioni, la disinfezione e il filtraggio. Tra le due quella che contribuisce in misura maggiore, soprattutto se fatta bene, è l’operazione di filtraggio. Per filtrare efficacemente l’acqua di una piscina serve un impianto filtrante adeguato alla sua capacità e all’uso che se ne fa.
Il centro di questo impianto è rappresentato dalla camera filtro, dentro la quale viene fatta scorrere l’acqua per depurarla dalle scorie, dai detriti e dalla sporcizia. All’interno di questa camera c’è un elemento filtrante che in alcuni casi, almeno per le vasche più piccole e per quelle gonfiabili, può essere una semplice cartuccia.
Per le vasche più grandi, invece, o per quelle comunque abbastanza frequentate, generalmente si preferisce usare la sabbia, perché risulta più efficace.
Ma la sabbia non è indicata esclusivamente per le grandi vasche. Quindi, anche se hai una piscina domestica piccolina e vuoi ottenere il massimo dal sistema filtrante, nessuno ti impedisce di montare un filtro a sabbia. Un filtro che, ovviamente, sia dimensionato alla vasca e adatto alle tue esigenze.
Come Scegliere un Filtro a Sabbia per Piscina
Vediamo come scegliere un filtro a sabbia.
Ogni filtro a sabbia ha le sue caratteristiche, tra cui la velocità di filtraggio, la capienza, la portata. Si tratta di parametri che variano in funzione del lavoro che deve fare e che dipendono soprattutto dalla dimensione della vasca. In teoria ognuno di questi parametri dovrebbe essere calcolato in base alla volumetria del contenitore. Però, per semplicità e praticità, le aziende che fabbricano i filtri sintetizzano questo dato nella capacità di filtraggio. Si tratta di un parametro ricavato dalla formula nm3/h, dove nm3 è il volume calcolato in metri cubi.
Quindi ogni filtro ha una sua capacità di filtraggio che, almeno per quelli che vengono utilizzati nelle piscine residenziali, varia dai 4 metri cubi ai 15 metri cubi per ora. A questo punto non ti rimane che scegliere quale prendere in base alla dimensione della tua vasca e, quindi, al volume di acqua che contiene.
Vediamo come calcolare la giusta capacità di filtraggio del filtro a sabbia.
La formula per calcolare la giusta capacità di filtraggio del filtro a sabbia per una piscina è nm3p/6 = nm3f.
In questa formula nm3p è il volume della piscina, mentre nm3f è la capacità del filtro.
Quindi, per una piscina di 30 metri cubi, è sufficiente un filtro a sabbia che abbia una capacità di filtraggio di 5 metri cubi all’ora. In pratica, per avere un filtraggio efficace, il sistema deve riuscire a pulire in un’ora almeno un sesto dell’acqua contenuta nella vasca.
Ovviamente ci sono delle situazioni particolari nelle quali questa formula potrebbe variare, ma sono calcoli da lasciare ai tecnici specializzati.
Invece, almeno per quello che riguarda l’uso normale delle vasche domestiche, questa formula va più che bene. Ovviamente le rimanenti parti dell’impianto devono essere adeguate alla potenza del filtro.
Solo dopo avere scelto il filtro a sabbia adatto alla tua piscina potrai dimensionare correttamente il resto dell’impianto. Non è un’operazione difficile e generalmente tutti i parametri vengono indicati dal produttere del filtro nel manuale di montaggio e manutenzione.
In ogni caso si tratta di tutto l’apparato di riciclo dell’acqua, quindi le prese di fondo della vasca, i tubi, gli skimmer e gli immissori.
Anche la pompa, qualora non fosse già a corredo del filtro, va dimensionata di conseguenza. Risulta essere chiaro che, per effettuare un’operazione di riciclo e pulizia completa della vasca, la centralina o il timer che attiva il filtraggio deve essere impostata sulla durata di sei ore.
Le piscine per bambini generalmente sono dotate di un filtro a cartuccia. Questo tipo di filtro però è meno efficace e comporta un impegno continuo sia di pulizia che di sostituzione delle cartucce. Per questa ragione montare un piccolo filtro a sabbia, anche se può sembrare una decisione esagerata, consente di tenere più pulita la piscinetta e di fare meno lavoro di manutenzione.
Un’altra cosa da considerare, quando scegli un filtro a sabbia, è la possibilità di tenere in funzione l’impianto di filtraggio quando c’è gente in acqua. Per quanto attivare il sistema di ricircolo mentre la piscina è frequentata dai bagnanti sia poco conveniente, quasi tutti i filtri a sabbia non hanno particolari controindicazioni, soprattutto se le reti di contenimento sono in buono stato. In caso contrario comunque il divieto deve essere chiaramente indicato sull’involucro del filtro.
Per quello che riguarda gli orari invece le ore più indicate per fare circolare l’acqua sono quelle più calde, quando è massima la possibilità che il ristagno possa favorire la formazione delle alghe. Soprattutto d’estate oltretutto è meglio lasciare acceso l’impianto per le intere sei ore di fila, mentre in primavera e in autunno si può scegliere di effettuare due sessioni di tre o quattro ore l’una. In tutti i casi, sia che ci siano i bagnanti in acqua che la vasca sia vuota, l’impianto elettrico deve essere a norma e tenuto costantemente sotto controllo per evitare dispersioni di corrente in acqua.
La manutenzione del filtro a sabbia generalmente è molto semplice e, se l’impianto è stato fatto bene, basta invertire il ciclo e poi riportarlo sulla funzione normale. In questo caso non dovrai fare altro che avviare settimanalmente le operazioni di lavaggio e contro lavaggio.
Per quello che riguarda la sabbia, visto che il suo potere di attirare le impurità col tempo svanisce, bisogna sostituire tutto il pacco almeno ogni 5 anni, anche se è consigliabile farlo poco dopo la scadenza dei primi tre. Però, per quanto la necessità di smontare e rimontare il filtro non sia particolarmente frequente, quando lo acquisti orienta la tua scelta verso un modello che sia facile da smontare e non ti dia problemi nel rimontaggio.
Le operazioni di lavaggio e contro lavaggio del filtro sono fondamentali per tenerlo pulito e funzionante. Generalmente vengono effettuate in maniera quasi del tutto automatica, ma è importante capire in cosa consiste soprattutto il contro-lavaggio. Si tratta di un’operazione che andrebbe fatta settimanalmente, ma ci sono dei casi in cui bisogna intervenire a prescindere della frequenza. In pratica, se il flusso dell’acqua delle bocchette diminuisce visibilmente e il manometro della pompa supera i valori di sorveglianza, allora la sabbia è carica di detriti ed è arrivato il momento di agire con il contro-lavaggio. Per farlo basta spostare il selettore, in modo che indirizzi l’acqua verso l’esterno della vasca.
Poi devi invertire il flusso di lavaggio e permettere all’acqua di attraversare la sabbia nel senso inverso. Essa in questo modo potrà raccogliere i detriti presenti nel filtro e scaricarli altrove. La durata e le modalità di questa operazione dipendono dalla grandezza della vasca e dalle condizioni di sporcizia della sabbia. Però, in genere, basta aspettare che l’acqua che esce dal filtro torni limpida, bloccare il processo inverso, rimettere al posto la valvola selettrice e riavviare il normale flusso di riciclo dell’acqua della vasca verso il filtro a sabbia. Si tratta quindi di un’operazione semplice ed efficace che, se tu avessi montato un filtro a cartuccia, non potresti fare. Infatti, mentre la cartuccia va sostituita settimanalmente, la sabbia del filtro dura almeno tre anni e per pulirla basta sciacquarla in acqua dolce.
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Ultimo aggiornamento 2023-06-26 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API